Unione Apostolica del Clero

                            Arcidiocesi di Palermo - Circolo 712

“Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere” (At 2,42).

  

UNIONE APOSTOLICA DEL CLERO

“MARIA IMMACOLATA”

OMNIA SACRATISSIMO CORDI IESU PER MARIAM IMMACULATAM

PROTETTORE: Servo di Dio P. Giovanni Messina

Circolo 712

 

L'Unione Apostolica del Clero di Palermo

di Don Francesco Baiamonte

Fin dal 1953, primo anno della mia scuola di teologia, conosco l'Unione Apostolica del Clero, perchè anche nei seminari si voleva inculcare questa pratica in vista della vita sacerdotale.

Consisteva in un resoconto mensile che si doveva sottoporre al proprio Padre Spirituale attraverso uno specchietto sui vari momenti della giornata: preghiere del mattino, meditazione, SS. Messa, scuola, rosario, relazione con i compagni, atteggiamento nei confronti dei superiori.

Ad ogni voce si doveva apporre un segno più (+) se era stata eseguita con fede e amore, un segno meno (-), se quell'azione era stata eseguita male.

Era un metodo efficace, ma opprimente.

Divenuto prete nel 07/07/1957 abbandonai il metodo precedente, sforzandomi sempre di essere un buon prete.

Un giorno Mons. Francesco Mirabella mi propose : "Mi porti la macchina per andare a Caccamo in visita ad un sacerdote malato ?".

Da allora divenni il suo autista, e andavo con lui ogni anno all'Assemblea Nazionale dell'U.A.C., come accompagnatore. Da quando il Concilio Vaticano II°, tra i molteplici problemi, trattò della formazione permanente del Clero e del ripristino del diaconato permanente, molte cose sono cambiate: I teologi e i più grandi studiosi venivano a spiegarci con profondità l'attesa del popolo di Dio e il bisogno di tutti, di vedere i ministri sacri come veri testimoni del Signore. Fu costituito il Centro Studi dell'U.A.C. da cui, come antenna di ricezione, viene comunicato l'indirizzo della Santa Chiesa sulla vita dei Preti e dei Diaconi.

Don Giuseppe Magrin (attuale presidente internazionale), veneto, fissò in due punti il comportamento dell'aderente all'U.A.C. -

1° : la fedeltà al cenacolo mensile.

2° : la fedeltà all'ora di contemplazione giornaliera "almeno a livello di rimorso".

Da allora un entusiasmo mi invase a seguire con amore questo cammino. Tutto il resto sarebbe venuto da se: interessamento al presbiterio malato o in difficoltà; affetto sacramentale ad ogni membro del Clero, cooperazione sincera con il Vescovo.

Quando Mons. Francesco Mirabella si ammalò e poi si addormentò nel Signore, da solo andavo all'Assemblea Nazionale U.A.C.

Incontrato il giovane don Giuseppe Di Giovanni lo convinsi a venire con me all'Assemblea Nazionale e fece, nella sua esuberanza, bella impressione tra i preti di tutta Italia: venne eletto anche Consigliere Nazionale.

Quindi Direttore Diocesano venne eletto Don Giovanni Basile. Il resto è storia attuale.

Successivamente è stato rieletto don Giuseppe Di Giovanni fino ad ottobre 2016 con il nuovo direttore don Vito Favara diacono.

  • 00 – Pace in terra agli uomini che Dio ama!
  • 2001 – Dialogo tra le culture per una civiltà dell'amore e della pace

 

Ottobre , 2013                                                                Posted by webmaster | fonte:  reserved 

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